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domenica 19 giugno 2011

Fotografia : realizzare foto panoramiche

Esistono fondamentalmente due modi per realizzare simili foto.
Il primo metodo comporta l'utilizzo di apposite fotocamere (con obiettivi supergrandangolari, oppure con obiettivo o addirittura il corpo rotante) in grado di impressionare non il classico rettangolo 24mm x 36mm di pellicola ma un rettangolo di proporzioni diverse, tipo 24mm x 65mm, "panoramico" per l'appunto.
Tutte queste attrezzature costano, e molto, ed io non le possiedo.
Il secondo metodo si avvantaggia della tecnologia digitale, e possedendo un computer è possibile applicarlo utilizzando qualunque macchina fotografica, sia digitale che analogica (posto che in quest'ultimo caso serve anche uno scanner per l'acquisizione delle fotografie). Chi scatta direttamente in digitale è in generale avvantaggiato sia perchè i singoli fotogrammi avranno costo zero sia perchè con le macchine fotografiche digitali è in genere incluso un software per la creazione di foto panoramiche.
La tecnica consiste nello scattare più fotografie, sino a coprire tutto il campo che si desidera inquadrato, unendole poi via software in una foto unica. In questo modo è possibile arrivare a coprire tutti i 360° dell'orizzonte, ed il tutto con una spesa davvero modesta, soprattutto se paragonato con le macchine panoramiche di cui sopra.
Prendiamo per esempio l'immagine seguente, una fotografia panoramica presa al tramonto a Camogli (GE):
Essa è in realtà costituita da più immagini unite insieme. In questo caso si tratta di quattro fotogrammi:
      
È interessante notare subito alcune cose:
  • Le immagini si devono sovrapporre parzialmente sui bordi; in genere è consigliabile una sovrapposizione minima del 10%, sino al 30% in casi particolari. Questo è obbligatorio con tutti i software che permettono di automatizzare il procedimento, ma è comunque consigliabile anche se si intendere procedere ad unire le immagini a mano, poichè permette di avere dei riferimenti certi sui punti di unione delle foto.
  • Tutte le immagini devono avere la stessa esposizione. Il mio consiglio è di determinare l'esposizione prima dello scatto, dopodichè impostare la macchina fotografica in manuale sui valori di esposizione determinata. Se i fotogrammi avessero esposizioni diverse ocorrerebbe, prima dell'unione, ribilanciare l'esposizione in modo da renderla uguale per tutte le immagini, cosa più facile a dirsi che a farsi.
  • Analogamente, tutte le immagini devono avere lo stesso bilanciamento dei colori. Questo significa, se scattate in digitale, non utilizzare il bilanciamento automatico del bianco della macchina ma impostare una correzione manuale fissa; se invece scattate su pellicola e acquisite le foto via scanner, è necessario che lo scanner non sia impostato in automatico ma mantenga le stesse impostazioni di scansione per tutti i fotogrammi.
  • Occorre scattare con la fotocamera "in bolla", ovvero assolutamente non inclinata in alto o in basso rispetto all'orizzonte; per tale motivo è ideale l'utilizzo di un treppiede. Eventuali inclinazioni producono effetti prospettici non semplici da eliminare a mano e che sono fonte di complicazioni del lavoro all'atto dell'unione dei fotogrammi, anche se come si può notare sopra un minimo di inclinazione (e di diversa inclinazione tra i vari scatti) può essere tollerata.
    Recentemente sono inoltre stati realizzati software (e plugin per i programmi di fotoritocco più noti) specifici per la correzione degli errori prospettici delle foto panoramiche non scattate in bolla. Resta comunque certo che se possibile è meglio evitare di avere un difetto che cercare di correggerlo in seguito...
  • È consigliabile tenere la fotocamera in verticale, ovvero con il lato lungo dell'inquadratura in verticale; questo perchè in questo modo sull'immagine finale avremo un numero di pixel in verticale maggiore, mentre in orizzontale tale numero sarà determinato solo dal numero di scatti che faremo, e questo ci permetterà un maggiore ingrandimento in stampa della foto stessa. Ovviamente questo ci costringerà anche, però, a scattare più fotografie per coprire la stessa porzione di orizzonte.
  • Qualunque correzione software delle foto (bilanciamento dei colori, dell'esposizione, maschere di contrasto, etc.) va realizzata solo sul fotogramma finale. Anche questo si può notare dalle immagini mostrata.
Una volta ottenuti i singoli scatti da cui partire, passiamo al "come".
Il primo passo è la scelta del software da usare.
I più diffusi programmi di fotoritocco, come per esempio Adobe Photoshop Elements, includono già al loro interno, specialmente nelle versioni più recenti, funzioni apposite per la realizzazione di fotografie panoramiche. Tali funzioni sono però ancora minime, per nulla paragonabili a quelle di un prodotto specifico.
In alternativa è possibile rivolgersi a software appositi, come per esempio Panavue Image Assembler o Ulead Cool 360, o ancora utilizzare quelli in dotazione con le fotocamere digitali come Canon PhotoStitch. In generale questi sofware forniranno prestazioni migliori rispetto ai programmi generici di fotoritocco, per esempio implementando la ricerca automatica dei punti di unione dei fotogrammi, o distorcendo le foto con proiezioni sferiche o cilindriche. Esistono molti programmi di questo tipo, con diverse prestaizoni e prezzi, e si può anche trovare qualche programma freeware, cioè di utilizzo gratuito.
È comunque possibile, con molta pazienza, tanta pratica e un pò di tempo a disposizione, procedere all'unione dei fotogrammi "a mano", utilizzando un semplice programma di fotoritocco senza funzioni aggiuntive. In questo caso le cose si complicano in quanto le possibili differenze nei punti di unione delle immagini non verranno gestite direttamente dal software ma saremo noi a doverle "ammorbidire"; personalmente sconsiglio questo metodo e consiglio invece di dotarsi di un prodotto specifico.
Di seguito è possibile vedere un esempio dell'unione dei quattro fotogrammi di cui sopra:
Una volta uniti occorre procedere a tagliare le parti eccedenti dell'immagine, come da esempio seguente:
Questo è un passo obbligato, sia che si utilizzi un software automatico che il procedimento manuale.
Una volta terminato, la foto panoramica è pronta per i ritocchi finali, come il bilanciamento dei colori o dell'esposizione o l'applicaizone di una maschera di contrasto per migliorarne la nitidezza.

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