La voglia di vedere in azione Crysis 3 sui nostri PC (possibilmente con una nuova e fiammante scheda grafica) è tanta, fin dai primi istanti di gameplay mostrati all'E3 di giugno e ribaditi poi a Colonia a metà agosto, con la presentazione di due modalità multiplayer e la riconferma che ilCryEngine 3 sarà davvero una bella bestia da domare. Oggi torniamo a parlare della nuova fatica di Crytek con la presentazione di una nuova area di gioco mostrata dal team tedesco a Francoforte, in un ennesimo incontro con la stampa che nemmeno a farlo apposta ha riservato ulteriori e graditissime sorprese, soprattutto per chi non ha gradito del tutto l'approccio meno "free" di Crysis 2.
Tutte le meraviglie del CryEngine 3
La mappa mostrata ieri è denominata Fields e vede il nostro alter ego Prophet in compagnia di Psycho, già protagonista di Crysis Warhead. Se all'E3 Crytek ci aveva immersi in una spettacolare operazione cittadina (una New York in rovina) con l'obiettivo di distruggere un'immensa diga, qui ci si ritrova in un ambiente sempre molto lussureggiante ma ancora più esteso, con una visuale che spazia per chilometri e la sensazione di essere tornati al free-roaming libero e vasto del primo capitolo. Come nella demo dell'E3 anche qui New York è ricoperta dall'immensa cupola protettiva Nanodome, ma gli spazi aperti, l'ondeggiare delle piante e degli steli d'erba scossi dal vento e un piccolo corso d'acqua rimandano fortemente alle location di Crysis, sebbene la presenza di strutture più futuristiche e di un altissimo pilone che sorregge la cupola richiami scenari più vicini all'estetica di Crysis 2. L'impatto grafico continua ad essere stupefacente per dettaglio, effetti particellari, texture ad alta risoluzione anche sugli elementi più secondari e insignificanti, frame-rate fisso a 60 fps, riflessi, luci dinamiche ed efficacia dei filtri antialiasing. Crytek non ha specificato su che macchina girasse la demo, ma di certo non sarà stato un PC di fascia media e la speranza è che Crysis 3, a differenza del primo capitolo quando uscì nel novembre del 2007, non rimanga inizialmente un titolo elitario e bisognoso di un hardware all'ultimissimo grido per girare come si deve. Tra l'altro il team tedesco ha assicurato che le esplosioni saranno dinamiche (dipenderanno cioè dal tipo di arma utilizzata), confermando anche un ritorno alla centralità della fisica del primo episodio, con la possibilità quindi di demolire edifici e con la certezza di ripari e coperture distruttibili.
Nemici super intelligenti?
Se non c'erano dubbi sull'efficacia del CryEngine 3 e sul suo pieno supporto agli abbellimenti in salsa DirectX 11, anche il gameplay ha mostrato elementi di grande interesse. L'approccio di Prophet all'uccisione dei nemici può infatti incanalarsi su binari classicamente frontali, sfruttando la pura potenza delle armi e la velocità assicurata dalla nanotuta, o su stilemi più stealth e "silenziosi". Su questo versante l'arco e i vari tipi di frecce a disposizione (classiche, esplosive e con carica elettrica) permettono a Prophet di attaccare in silenzio, mandare in confusione in nemici con un'esplosione mirata, fuggire e nascondersi nell'erba alta o sfruttare al meglio l'invisibilità, visto che anche attaccando con l'arco non torneremo subito visibili come accade con le altre armi. Sembra insomma che dopo Dishonored anche Crysis 3 vedrà un ritorno dello stealth in prima persona e questo grazie anche al miglioramento dell'intelligenza artificiale, che in Crysis 2 aveva mostrato il fianco a qualche critica. Crytek infatti promette che i nemici reagiranno diversamente a seconda del tipo di attacco, mettendoci un po' per capirne la direzione se usiamo una tattica “toccata e fuga" e reagendo invece immediatamente al contatto diretto con Prophet. Ci saranno inoltre molte torrette, allarmi e altri strumenti difensivi che porteranno nel gameplay anche forti elementi di hacking, senza dimenticare i tanti potenziamenti per la nanotuta, annunciati in quantità doppia rispetto a quelli di Crysis 2. Insomma, la carne al fuoco è davvero tanta e se anche le altre location del gioco insisteranno su questo approccio aperto e libero, Crysis 3 potrebbe davvero far tornare il sorriso sui volti dei fan della prima ora, non del tutto convinti del passaggio metropolitano della serie con il secondo capitolo e desiderosi come non mai di immergersi in un territorio vastissimo e lussureggiante, come quello delle mai dimenticare isole Ling Shan. L'attesa comunque è ancora piuttosto lunga (a febbraio mancano tre mesi), ma se l'andazzo è questo non vediamo l'ora di assistere a nuove presentazioni made in Crytek.
Nessun commento:
Posta un commento