Vi piace fare foto, ma non avete una macchina fotografica professionale e, a maggior ragione, non avete un grandangolo?
Poco male, ormai tutti sappiamo fare un po’ di fotoritocco, ed unire una serie di foto scattate allo scopo di ottenerne una panoramica. Tutti quelli che ci hanno provato sanno però quanto noioso e lungo possa essere, con dei risultati spesso appena accettabili.
Fortunatamente, per la creazione di panorami (visto che di questo andremo a parlare) esiste un programmino semplice semplice ma completo completo (la ripetizione non è bello farla solo sul semplice, perchè il programma è davvero ricco di funzionalità Hugin – Panorama photo stitcher.
Poco male, ormai tutti sappiamo fare un po’ di fotoritocco, ed unire una serie di foto scattate allo scopo di ottenerne una panoramica. Tutti quelli che ci hanno provato sanno però quanto noioso e lungo possa essere, con dei risultati spesso appena accettabili.
Fortunatamente, per la creazione di panorami (visto che di questo andremo a parlare) esiste un programmino semplice semplice ma completo completo (la ripetizione non è bello farla solo sul semplice, perchè il programma è davvero ricco di funzionalità Hugin – Panorama photo stitcher.
Ovviamente un programma OpenSource e per Linux (utenti windows e mac non vi preoccupate, i programmatori Linux pensano sempre anche a voi e scrivono codice che sia cross-platform). Lo scopo che si prefigge questo tool, di cui si è già parlato molto da quando è uscita la prima realease nel 2003 (l’ultima versione disponibile è del febbraio di quest’anno), è quello di realizzare panorami andando ad unire in modo automatico (senza foto ritocco a mano) una serie di fotografie scattate con la vostra macchina fotografica digitale (meglio se digitale e non analogica con poi una scansione… vedremo il perchè) compatta o reflex che sia.
Ma vediamo più nel dettaglio com’è possibile generare la propria foto panoramica. Non vi sto ovviamente ad inondare di informazioni per installare il software o compilarlo dai file sorgenti, si suppone che ogni utente sappia andare sul sito (indicato sopra), scaricarsi il corretto file binario ed installarlo sul pc
La prima schermata che vi si presenta aprendo il programma è già di tipo “operativo”; da qui infatti è possibile caricare le foto su cui lavorare e, se siamo sicuri di non dover fare altre modifiche, chiedere al programma di generarci il panorama.
A me non è mai capitato di riuscire a crearne uno senza dover fare “modifiche”, quindi ritengo sbagliata la posizione del pulsante “create panorama”, provatelo e ditemi cosa ne pensate.
Comunque… Per l’esempio prenderò 3 foto che ho scattato quest’estate qui
A me non è mai capitato di riuscire a crearne uno senza dover fare “modifiche”, quindi ritengo sbagliata la posizione del pulsante “create panorama”, provatelo e ditemi cosa ne pensate.
Comunque… Per l’esempio prenderò 3 foto che ho scattato quest’estate qui
Andando nel secondo tab (quello denominato images) potremo vedere le foto caricate e fare una prima serie di modifiche, fra cui la più importante per quello che dobbiamo andare a fare, che è l’ordinamento delle foto. Nel mio caso l’ordine è già quello corretto. Se così non fosse sarà suffciente selezionare la vostra foto e modificarne la posizione con “move up” o “move down”.
I due tab che seguono, Camera Lens e Crop permettono rispettivamente di apportare modifiche al tipo di lente, apertura focale ed, eventualmente, di ritagliare un’immagine. Se però avete seguito il mio suggerimento iniziale di usare una macchina fotografica digitale, tutte queste informazioni sono contenute all’interno del file (EXIF information), quindi il programma sarà in grado di accedervi ed impostarsi di conseguenza. Potete comunque sempre decidere di apportare qualche piccola modifica al fine di ottenere degli effetti particolari nella creazione del vostro panorama (l’esperienza potrà aiutarvi meglio di me… in questi casi basta fare qualche prova e vedere come cambia il risultato).
Arriviamo al tab più importante per l’unione delle foto: Control Points. Qui, come suggerisce il nome, dobbiamo andare ad inserire i punti di controllo, gli elementi che si ripetono (sui quali bisogna fare l’unione) fra due foto adiacenti.
Quindi selezioniamo le immagini su cui lavorare e, partendo da quella di sinistra, selezioniamo un punto che sia visibile (quindi presente) anche sull’immagine di destra. Non vi preoccupate se le vostre immagine sono piccoline, appena farete click con il tasto sinistro del mouse, verrà fatto uno zoom in un intorno dell’area selezionata, permettendovi di selezionare meglio il vostro punto di controllo.
L’operazione va ripetuta anche sull’immagine di destra selezionando lo stesso idendico punto e, quando siamo sicuri che le selezioni siano uguali (possiamo verificarlo con il secondo zoom che ci viene proposto) andiamo a premedere sul tastoadd in modo che vengano registrate le coordinate dei punti selezionati sulle due foto.
Ovviamente, affinchè l’unione delle foto sia perfetta, dovremo andare a scegliere qualche altro punto ripetendo la stessa identica procedura. Se le immagini su cui stiamo lavorando sono molto complesse è meglio scegliere un “bel po’” di punti di controllo, altrimenti 3/4 possono bastare (potete comunque fare una preview per verificare se il risultato è accettabile o meno).
Tutto questo è ovviamente da ripetere per le altre foto che avete selezionato per il panorama (nel mio caso 3): scegliete due foto adiacenti e aggiungete qualche punto di controllo.
Quindi selezioniamo le immagini su cui lavorare e, partendo da quella di sinistra, selezioniamo un punto che sia visibile (quindi presente) anche sull’immagine di destra. Non vi preoccupate se le vostre immagine sono piccoline, appena farete click con il tasto sinistro del mouse, verrà fatto uno zoom in un intorno dell’area selezionata, permettendovi di selezionare meglio il vostro punto di controllo.
L’operazione va ripetuta anche sull’immagine di destra selezionando lo stesso idendico punto e, quando siamo sicuri che le selezioni siano uguali (possiamo verificarlo con il secondo zoom che ci viene proposto) andiamo a premedere sul tastoadd in modo che vengano registrate le coordinate dei punti selezionati sulle due foto.
Ovviamente, affinchè l’unione delle foto sia perfetta, dovremo andare a scegliere qualche altro punto ripetendo la stessa identica procedura. Se le immagini su cui stiamo lavorando sono molto complesse è meglio scegliere un “bel po’” di punti di controllo, altrimenti 3/4 possono bastare (potete comunque fare una preview per verificare se il risultato è accettabile o meno).
Tutto questo è ovviamente da ripetere per le altre foto che avete selezionato per il panorama (nel mio caso 3): scegliete due foto adiacenti e aggiungete qualche punto di controllo.
Nel tab che segue, Optimizer è possibile chiedere ad Hugin di provare a fare un’ottimizzazione delle immagini (orientamento e lenti) in base ai punti di controllo selezionati. Non è infatti detto che due foto prese a distanza di pochi secondi e con la stessa macchina fotografica, vengano scattate in modo identico e quindi siano utilizzabili senza modifiche.
Premendo su Optimize now Hugin eseguirà una serie di controlli per poi dirvi se e che cosa ha cambiato. Sta comunque a voi decidere se accettare quanto da lui fatto o ignorarlo.
Premendo su Optimize now Hugin eseguirà una serie di controlli per poi dirvi se e che cosa ha cambiato. Sta comunque a voi decidere se accettare quanto da lui fatto o ignorarlo.
Nel tab Exposure è possibile eseguire un’altra ottimizzazione su quella che è l’esposizione delle due foto. La luce potrebbe infatti essere differente (per esempio avete preso una foto contro sole e, in quella subito a fianco, il sole non lo avevate nell’obiettivo) rendendo vano qualsiasi tentativo di unire le due foto: una risulterà con colori chiari mentre l’altra con colori scuri. Anche qui Optimize Now e Hugin farà una serie di verifiche e aggiustamenti per rendere le vostre foto il più identiche possibili.
Per chiudere la realizzazione dovretedecidere il tipo di panorama che volete realizzare. Il tab stitcher serve appunto per questo. Potrete decidere di unire le foto in modo “rettilineo”, che rispecchia un po’ quello che possiamo vedere ad occhio nudo quando guardiamo qualcosa, oppure andare ad applicare qualche effetto. Per esempio potremmo “incollare” il panorama su una sfera in modo da ottenere un effetto “rotatorio” delle foto, dandovi un senso di immersione nel panorama.
Sempre da qui sarà possibile tagliare l’immagine finale e deciderne il formato e il tipo di file.
Sempre da qui sarà possibile tagliare l’immagine finale e deciderne il formato e il tipo di file.
A questo punto possiamo premere su “preview panorama” e vedere cosa abbiamo combinato e/o tornare sul primo tab e creare il file finale con le nostre foto unite.
Cosa state aspettando ad installarlo e provare voi stessi??
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