Scheda gioco
Blazing Angels: Squadrons of WWII
Publisher
Ubisoft
Ubisoft
Distributore
Leader S.p.A.
Leader S.p.A.
Giocatori
Da 1 a 2
Da 1 a 2
Data di rilascio
23/03/2007
23/03/2007
Sito ufficiale
Link
Link
La seconda Guerra Mondiale è stata certamente teatro di straordinarie battaglie aeree. Molti uomini combatterono e persero la vita nei cieli di mezzo mondo: molti erano giovani militari inviati come carne da macello, altri erano piloti addestrati, altri ancora assi del cielo. In Blazing Angels: Squadrons of WWII ci tocca il ruolo di quest’ultima categoria di piloti: veri e propri fenomeni dell’aria disposti a rischiare la vita anche quando non direttamente chiamati in guerra. Come già ampiamente narrato nel colossal hollywoodiano Pearl Harbor – il paragone con questo film è stato inevitabile in tutta la stesura della recensione – alcuni piloti americani lasciarono la patria per l’Inghilterra già nel 1940 (gli Usa all’epoca erano neutrali), pronti ad aiutare i cugini anglosassoni nelle battaglie contro l’Asse in qualità di volontari. Questa squadriglia di americani, realmente esistita con il nome di Eagle Squadron, solcò i cieli europei fino all’avvento di Pearl Harbor e alla conseguente entrata in guerra degli Stati Uniti d’America.
La storia
Il gioco si apre in questo modo: il nostro alter ego si ritrova in una Eagle Squadron denominata Angel of Durkirk, pronto a fare conoscenza dei suoi compagni d’arme Tom, Joe e Frank. Ben presto si trova coinvolto in numerose missioni della Royal Air Force, pronto a difendere gli inglesi e a lanciare delle controffensive. Quando la situazione nel Pacifico inizia a farsi più calda, i nostri eroi si spostano a Pearl Harbor, dove vivono in prima persona il “giorno dell’infamia”. È evidente da queste prime battute come il titolo goda di una narrazione forte che predomina ogni fase di gioco. Le missioni, infatti, ruotano intorno a una trama relativamente appassionante (sebbene in parte già vista in molti film americani, su tutti il già citato Pearl Harbor) che scandisce le varie fasi salienti della Seconda Guerra Mondiale: partendo dall’Europa si arriverà nel Pacifico, per poi tornare in Europa in preparazione del D-day e della marcia verso Berlino.
Queste molteplici location portano inesorabilmente al primo aspetto del gioco: si tratta di un titolo estremamente variegato dal punto di vista ambientale ma, come vedremo, monotono per quanto concerne l’azione. I paesaggi, con particolare riferimento alle impressionanti distese di case presenti negli scenari cittadini, sono stati realizzati con molta cura. Solo raramente ci troveremo in anonime distese di terra: ogni località ha le sue caratteristiche ed è perfettamente identificabile a un primo sguardo. Questo è certamente uno dei grandi pregi del gioco che si coniuga perfettamente con il già citato aspetto narrativo per una suggestione quasi sempre imperante.
Missioni ripetitive?
Ciò che invece non convince pienamente è la strutturazione delle missioni e dei compiti assegnatici. Dopo qualche ora di volo, ci accorgeremo come quasi tutti i nostri obiettivi si riassumano in “distruggi tutti i nemici” o “salva tutti gli alleati”. Fanno eccezione alcune missioni che potremmo definire “esplorative” e che ci hanno portato a volare in tortuosi cunicoli ghiacciati o in polverosi deserti, alla disperata ricerca di obiettivi nemici da fotografare. Sebbene il gioco si presti per sua natura alla ripetitività, si è sentita la mancanza di uno sforzo da parte degli sviluppatori nel trasformare qualche missione di pura azione in qualcosa di più tattico. Certamente le fasi di combattimento sono la vera anima di questo gioco, tuttavia qualche fase di gioco più riflessiva avrebbe scongiurato – almeno in parte – una sensazione di dejà-vu che spesso pare avere il sopravvento. A questo si aggiunge una longevità non certo enorme, sebbene parzialmente assolta da una modalità multiplayer in split-screen orizzontale, da un’enorme quantità di aerei giocabili e da una modalità “campagna personalizzata”, sbloccabile solo alla fine del gioco.
I controlli
Nonostante Blazing Angels: Squadrons of WWII sia un gioco multipiattaforma – il primo gioco multipiattaforma next gen – la versione per Wii ha ricevuto una particolare attenzione dal punto di vista dei controlli. Gli sviluppatori hanno certamente colto le potenzialità di Wii, trasformando i giroscopi dei nostri controller nella cloche dell’aeromobile. Trattandosi di un gioco arcade e non di una simulazione, è evidente come il controllo di beccheggio, rollio e imbardata siano ridotti ai minimi termini. Nonostante vi siano numerose configurazioni dei controlli disponibili, la configurazione standard appare certamente la più azzeccata: direzione, fuoco primario e fuoco secondario sono controllabili con il solo Nunchuck che – per una volta – da appendice del WiiMote si trasforma in controllo primario, lasciando al WiiMote un ruolo limitato alla modifica dei punti di vista e alla scelta di alcune opzioni. Sorprende la risposta del Nunchuck – molto precisa e assolutamente intuiva – e la conseguente buona giocabilità che in nessun momento ci ha fatto rimpiangere l’assenza di un pad classico.
Elementi tecnici
Dal punto di vista tecnico è apprezzabile la grafica pulita e mai approssimativa. Le texture dei terreni, sebbene non particolarmente fitte, sono sufficientemente variegate. Gli aeromobili presentano buone animazioni, quantunque le cabine di pilotaggio nelle viste interne siano piuttosto semplificate. Negli scenari cittadini, sorprende la quantità semplicemente immensa di edifici. Nonostante essi siano molto simili fra loro spersonalizzando il paesaggio urbano (e causando talvolta notevoli cali di frame-rate), la sensazione di volare sopra una distesa di case con la reale possibilità di tentare evoluzioni nelle vie più anguste della città è assolutamente suggestiva. Così come è suggestiva la musica, di gran lunga l’aspetto meglio riuscito di tutto il gioco. La colonna sonora – vagamente hollywoodiana – di Blazing Angels: Squadrons of WWII è certamente una delle colonne sonore più belle presenti in un gioco per Nintendo Wii, verosimilmente solo seconda alle musiche di The Legend of Zelda: Twilight Princess.
Conclusione
Blazing Angels: Squadrons of WWII è certamente un titolo caratterizzato da un’atmosfera pienamente cinematografica e da una giocabilità molto elevata, sebbene la difficoltà delle missioni non sia sempre crescente in modo costante. Certamente il gioco appare suggestivo e attraente sotto ogni aspetto (eccezion fatta per alcuni elementi grafici traditi da noiosi cali di frame rate), sebbene gli sviluppatori si siano concentrati quasi esclusivamente sull’azione. Con questo non vogliamo dire che manchino momenti di pathos che, anzi, concludono ogni missione. Si sente però la mancanza di qualche fase di gioco alternativa, che distogliesse l’attenzione dalla pura e semplice battaglia aerea e che concedesse qualche momento di riflessione su un susseguirsi di avvenimenti storici quale è stata la seconda Guerra Mondiale.
Nessun commento:
Posta un commento